21 Marzo. Libera Rimini e l’Osservatorio ricordano le vittime innocenti delle mafie

300 manifesti affissi nelle strade di 23 Comuni della provincia di Rimini che riportano i 1031 nomi delle vittime innocenti delle mafie. Tra questi 113 minori e 92 donne.

E’ questa l’iniziativa che Libera Rimini, in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità organizzata, l’associazione Vedo Sento Parlo e il Gruppo di Acquisto Solidale della provincia, hanno messo in piedi per celebrare la XXVI Giornata della Memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie.

“Abbiamo voluto lanciare un segnale forte anche in zona rossa durante la pandemia” spiega Mercedes Nicoletti coordinatrice di Libera Rimini “una circostanza che ci impedisce di celebrare questa giornata come siamo soliti fare: in migliaia, nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi della cultura. Ma torneremo a marciare e ricordare. Nel frattempo, i nomi delle vittime resteranno “scritte” nelle nostre strade”.

“Come dice Don Luigi Ciotti il fondatore dell’associazione” continua la Nicoletti “fare memoria è un impegno, è un dovere che sentiamo di dover render a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie, un impegno verso i familiari delle vittime, verso la società tutta, ma prima ancora verso le nostre coscienze di cittadini. E ci impegneremo, sempre con piccoli gesti di ordinaria legalità e mantenendo alta l’attenzione sul radicamento delle mafie del nostro territorio insieme alle altre associazioni e realtà antimafia

L’iniziativa nasce nel 1996 dal dolore di una madre, Carmela Montinaro, che non sente mai pronunciare il nome di suo figlio.  Lui è Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone che perde la vita nella Strage di Capaci insieme al magistrato e sua moglie, Francesca Morvillo e assieme ai suoi colleghi, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.

Da quell’anno in una città diversa, e in tante piazze in contemporaneamente un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Ogni edizione è accompagnata da uno slogan: A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per il 2021. Uno slogan composito, che racchiude molti significati.

A ricordare, letteralmente ‘a richiamare nel cuore’ coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa e ‘tornare’ ed essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria.

‘Riveder le stelle’ dall’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. Così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno. Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini.

Chi vuole conoscere i nomi e le storie delle vittime innocenti delle mafie può visitare il sito www.vivi.libera.it. La lettura dei nomi verrà trasmessa da Rai 3 sabato 20 marzo alle 10.30 e sarà seguita dal discorso di Don Luigi Ciotti. Sarà inoltre possibile seguire un seminario alle 25 in diretta dalla pagina Facebook di Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, dal titolo “Etica e responsabilità sociale contro mafie e corruzione”.