Legalità per gli Enti Locali

Legalità per gli Enti Locali

La formazione permanente degli operatori della pubblica amministrazione, in particolare degli enti locali, risulta fondamentale per costruire gli anticorpi contro le infiltrazioni mafiose all’interno delle istituzioni e fuori. Per questo motivo sin di primi anni di attività l’Osservatorio organizza appuntamenti di formazione e approfondimento in tema di sicurezza e legalità, con particolare riferimento alle normative anticorruzione e antiriciclaggio. Nel corso del 2021, con docenti e professionisti del settore, si esaminano i concetti relativi al conflitto d’interessi, alla trasparenza, alla rotazione degli incarichi, al whistleblowing ed al ruolo dell’ANAC.
Attenzione particolare si rivolge alla comprensione di quelli che possono essere i cosìddetti “reati spia” o “reati sentinella”, ovvero reati o comportamenti spesso riconducibili alla presenza di manovre della criminalità organizzata. Partendo dalla redazione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione i Comuni sono infatti presidi imprescindibili di legalità e soggetti essenziali nella prevenzione dei fenomeni illeciti. La sfida che l’ente locale deve cogliere è quella di trasformare il Piano da qualcosa di formale, burocratico e astratto in azioni concrete, misurabili e di effettiva efficacia preventiva.
Il ruolo ricoperto dai Comuni è fondamentale anche in tema di beni confiscati alla criminalità organizzata. L’art. 48 comma 3 lettera c) del D.Lgs 159/2011 (Codice Antimafia), stabilisce che i beni immobili sono trasferiti per finalità istituzionali o sociali al patrimonio del Comune dove l’immobile è situato. Gli enti locali hanno quindi un grande compito di natura sociale, appropriandosi di un bene prima appartenuto alla mafia ed ora restituibile alla collettività per funzioni di pubblico interesse.
Il mantenere in vita questi immobili, utilizzarli per finalità sociali rappresenta un’occasione di buon governo e di diffusione concreta della cultura della legalità. La mappatura costante dei beni immobili confiscati nella provincia di Rimini è un valido strumento che l’Osservatorio intende mettere in campo per aiutare i Comuni nella presa in carico dei suddetti beni, con il fine di metterli il prima possibile a disposizione della collettività.